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8 gennaio: nascita di David Bowie ed uscita del suo ultimo album

David Bowie (al secolo David Robert Jones) nasceva l’8 gennaio 1947 a Brixton, Inghilterra. L’8 gennaio del 2016 la RCA Records pubblica il ventottesimo ed ultimo album del cantautore, Blackstar. Bowie si spegne a New York solo due giorni dopo, il 10 gennaio 2016, a 69 anni. L’album esordisce al primo posto della Official Albums Chart nel Regno Unito, debuttando con una vendita di oltre 100.000 copie, e viene certificato disco d’oro. Il disco, prodotto da Bowie assieme all’amico di sempre Tony Visconti, ottiene importanti riconoscimenti in tutto il mondo, e come vendite (dischi d’oro e di platino) ed in termini di Awards (Miglior Album Britannico dell’Anno 2017, Miglior Album di Musica Alternativa 2017).

Lazarus

Apprezziamo uno dei brani migliori e rappresentativi del disco, Lazarus secondo estratto da Blackstar, pubblicato il 17 dicembre 2015.Distribuito sotto forma di download digitale, il singolo ebbe la sua prima mondiale nel corso del programmBBC Radio 6 Music di Steve Lamacq. Lazarus è l’ultimo singolo pubblicato in vita da David Bowie.
Secondo quanto affermato da Tony Visconti, il testo di Lazarus, come anche le altre tracce presenti sull’album, per volontà dello stesso Bowie sono da intendersi come un auto-epitaffio, una riflessione sull’imminente morte del musicista, malato di cancro da tempo.
Il videoclip, appositamente accorciato ad una versione da 4 minuti circa per il singolo, fu immesso in rete il 7 gennaio 2016 sul canale Vevo di Bowie su YouTube.Il video è diretto da Johan Renck, già regista del video del precedente singolo “Blackstar”.
Il video mostra principalmente David Bowie, nelle vesti del personaggio con gli “occhi a bottone” già presente nel precedente video di Blackstar, giacere sul letto di morte in una squallida stanzetta. Inoltre, Bowie interpreta anche un poeta, contemporaneamente tormentato ed ispirato dal teschio apparso nel video di Blackstar.Alla fine del video, Bowie scompare dentro un armadio chiudendo le ante dietro di sé. Nel video interpreta l’ossessione della morte, che nel testo della canzone viene interpretata quasi come una liberazione, tanto che egli è già in Paradiso, benché abbia portato con sé tutte le sue cicatrici, che sono quelle del tumore che lo stava

uccidendo. Nel video il personaggio del poeta indossa lo stesso vestito indossato dall’artista per una serie di foto realizzate nel 1976 in occasione dell’uscita dell’album “Station
To Station”.

Tony Visconti subito dopo la morte di David Bowie dichiarò: “La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un’opera d’arte. Sapevo da un anno che questo sarebbe stato il suo modo di andarsene. Non ero preparato, però: è stato un uomo straordinario, pieno di amore e di vita. Sarà sempre con noi. Ora possiamo piangere.”

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About Me

Sono Manuel M. Buccarella, giornalista pubblicista ed amante della musica. Questo blog nasce dalla combinazione delle due passioni per la musica, la ricerca e l’informazione.

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