Entra in vigore il 4 marzo 1958 la legge n. 75 del 20 febbraio 1958, meglio nota come legge Merlin dal nome della promotrice nonché prima firmataria della norma, la senatrice socialista Lina Merlin.
La legge ha ad oggetto “Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui.”Essa abolì la regolamentazione della prostituzione, chiudendo le case di tolleranza e introducendo i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. La prostituzione in sé, volontaria e compiuta da donne e uomini maggiorenni e non sfruttati, restò però legale, in quanto considerata parte delle scelte individuali garantite dalla Costituzione, come parte della libertà personale inviolabile (articolo 2 e articolo 13). La legge Merlin regola tuttora il fenomeno in Italia.
Si discute tuttora dell’efficacia della legge. In particolare, si discute se non sia meglio ritornare ad una regolamentazione dell’esercizio della prostituzione, anche in forma collettiva, per controllare lo sfruttamento ed assicurare condizioni anche sanitarie corrette sia per gli/le addetti che per i clienti.

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