L’Islanda, ad onta dei suoi soli 370mila abitanti, è terra alquanto provvida di musica e cultura di grande qualità, che le ha consentito di varcare per notorietà i modesti confini nazionali. Ciò non solo grazie all’innata creatività del popolo nordico, ma anche ai grandi investimenti in sport e cultura eseguiti nell’ultimo ventennio dal governo di Reykjavík.
Uno dei gruppi più noti e rappresentativi dell’isola dei ghiacci sono i Kaleo. La band si è costituita nel 2012. La formazione è composta da Jökull Júlíusson – voce, chitarra, piano, Rubin Pollock – chitarra, cori, Daniel Kristjansson – basso, tastiera e David Antonsson – batteria, percussioni, cori. Vor í Vaglaskógi è un brano bellissimo, che chiude il primo album del gruppo, e porta lo stesso nome della band, pubblicato nel 2013. Verrà poi riportato anche come ottavo brano nel secondo album, “A / B”, del 2016, che fa seguito al maggior riscontro internazionale riscosso dalla band con la sua musica.Il brano, interamente cantato in islandese, significa letteralmente “Primavera in Vaglaskógur”. Vaglaskógur è una foresta situata in Islanda, nei pressi di Akureyri, nel nord del paese. Gli arpeggi della chitarra acustica rendono il pezzo piuttosto folk, ricordando un po’ il primo Sting solista (vedi “The Shape of My Heart”) e un po’ l’altro campione della musica folk contemporanea d’Islanda, Ásgeir. Bellissima l’interpretazione vocale di Júliússon.Anche il video, come il testo, ha un approccio tipicamente naturalista. Nel testo si descrivono i colori tipici della natura e del cielo islandese. La musica sembra fare da pendant con l’ambiente ed i suoi colori.
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