Nel 1989 gli Style Council lanciano la loro versione di “Promised Land”, bellissima cover dell’omonimo brano da discoteca del dj americano Joe Smooth (1987).
Insieme alla traccia “Can You Still Love Me”, “Promised Land” è stata l’unica entrata del gruppo britannico nella classifica dance statunitense, dove ha raggiunto la posizione numero diciannove.
Una consacrazione ad insolite ma alquanto efficaci tonalità disco per Paul Weller e Mick Talbot. La versione degli Style Council, pur conservando l’impronta di molti brani da discoteca o comunque ballabili di quegli anni, ha qualche apprezzabile venatura r’n’b. D’altronde la passione per la musica prodotta in generale dagli afroamericani non è mai stato un mistero.
“Promised Land” è un singolo non contenuto in alcun album del 1989; proveniva dalle sessioni per l’album “Modernism: A New Decade” , registrato nel 1989 ma non pubblicato a causa di alcuni contrasti con la Polydor. L’album verrà pubblicato, postumo, solo nel 1998, a quasi dieci anni dallo scioglimento del sodalizio Weller – Talbot. Si tratta di un lavoro che segna le distanze dal pop e dallo smooth jazz in favore della deep house, che veniva poi definita musica da “garage” dalla stampa britannica. Il singolo è stato pubblicato come nuova canzone contenuta nella raccolta “The Singular Adventures of The Style Council, Greatest Hits Vol. 1”. L’album fu pubblicato nel marzo 1989, nel periodo in cui la band si sciolse,con recensioni positive, e raggiunse il numero 3 nella classifica degli album del Regno Unito.

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