Nel panorama alternative ed indie rock odierno occupano senza dubbio un ruolo fondamentale gli irlandesi Fontaines D.C. Attivi dal 2017, nello scorso mese di aprile 2022 la band ha dato alla luce il suo terzo album, Skinty Fia, pubblicato dall’etichetta independente statunitense Partisan Records.
“Skinty Fia” è un’espressione tipica del gaelico irlandese. Significa “la dannazione del cervo” e serve a dare l’idea del senso di smarrimento, se non un po’ di colpa per aver lasciato l’amata Irlanda a vantaggio di Londra. In effetti quel “D.C.” collocato nel nome significa proprio “Dublin City” e sta a caratterizzare la provenienza del quintetto.È un disagio interiore che le 10 canzoni della scaletta rendono perfettamente, prima di tutto dal punto vista sonoro. Sono più ampi e cinematici i nuovi pezzi, hanno dei ritornelli ariosi. Non ci sono più le irruenze punk-rock dell’esordio, ma il quintetto irlandese non è certo meno amaro e meno risoluto. Assistiamo probabilmente ad una soluzione più matura, ad una sintesi che caratterizzerà lo stile del quintetto dublinese: come non ascoltare, pur se rielaborate in termini un po’ cupi, le influenze dei nineties, del grunge nirvaniano e del brit-pop degli Oasis, come nell’ ultimo singolo rilasciato dal gruppo, Roman Holiday, in aprile 2022, praticamente insieme all’ uscita del disco. Nel brano, di cui proponiamo il video, ascoltiamo decise influenze di Oasis e Radiohead.
Tra gli altri nove pezzi che compongono l’album, ‘Jackie Down The Line’ è ormai un classico, impostazione grunge, ma ‘Big Shot‘, ‘Skinty Fia‘, e ‘I Love You‘ non sono certo da meno per intensità e cantabilità, così come ‘In Ár Gcroíthe Go Deo‘, ‘Bloomsday‘ e ‘Nabokov‘ per l’utilizzo vincente del rumore.

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