Manca ancora l’accordo con i sindacati.
Intesa Sanpaolo, primo gruppo bancario in Italia, lancia la settimana corta di 4 giorni. Il gruppo annuncia infatti che proporrà ai dipendenti operativi in Italia «un nuovo modello organizzativo del lavoro che va incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita professionale e lavorativa e dimostra attenzione al loro benessere, attraverso soluzioni innovative delle modalità lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora più agile e dinamica, al servizio di una clientela più esigente». La banca ha 74mila dipendenti in Italia. La settimana corta si comporrebbe di quattro giorni lavorativi, dal lunedì al giovedì, di nove ore ciascuno, per un totale di 36 ore settimanali. Allo stato l’orario settimanale di lavoro in banca è di 37,5 ore. La banca perderebbe un’ora e mezzo di prestazione lavorativa settimanale, riconoscendo pari trattamento salariale. Si tratterebbe di una novità assoluta per l’Italia. La settimana corta viene praticata da diversi anni in Germania, Svezia, Islanda etc, con buoni risultati sia in termini di migliori prestazioni lavorative che in termini di miglioramento della qualità della vita, visto che il dipendente utilizzerebbe il maggiore tempo libero a disposizione per la famiglia ed i propri interessi personali. Si è visto come dipendenti più felici ed appagati rendano di più sul lavoro.
Lo smart working o lavoro agile.
Tra le principali novità c’è anche «un’evoluzione dello smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili, e la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche-organizzative e produttive della banca». Le novità organizzative verranno introdotte da gennaio senza accordo con i sindacati, dato che il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, «pur svolgendosi in maniera proficua e costruttiva, non ha trovato una condivisione sul complesso dei contenuti», dice in un comunicato il gruppo bancario. Le organizzazioni sindacali da parte loro hanno dichiarato di non aver stretto un accordo per diversi motivi, tra cui la mancata applicazione delle misure alle filiali, problemi in tema di fruizione del buono pasto, diritto alla disconnessione etc

foto Ansa
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