Il 30 settembre 2022 Manuel Agnelli ha pubblicato, per la Island Records (Universal), il suo primo lavoro da solista, intitolato Ama il prossimo tuo come te stesso . Si tratta della sua prima vera opera da “emancipato” rispetto alla sua storica band, gli Afterhours, la prima dopo 37 anni di attività.
In un’intervista concessa a Sky TG24 in occasione dell’uscita del disco, il cantautore ha descritto così il titolo dell’album: «Ama il prossimo tuo come te stesso ha almeno una doppia chiave di lettura. Naturalmente è una frase che tutti conoscono, è una delle frasi più potenti penso della storia in assoluto, è una frase che non si è mai consumata perché non è stata mai applicata fino in fondo. È anche una frase che ha una contemporaneità drammatica oggi come oggi, diciamo che è ancora utile ricordarla. Però ha anche un doppio significato, riflette insieme a noi, perché in realtà per me ha un significato anche ironico. Io non sono sicuramente una persona che si ammira tantissimo e quindi c’è un doppio significato, il fatto di non essere così contento di quello che sono è una cosa naturale. Penso non così drammatica, per me è sempre stimolante non essere così contenti, è sempre stimolante trovare dei lati che non sono completamente positivi, però io non mi amo molto e va in questo senso una delle chiavi di lettura del titolo.» Di tale ricerca si parla abbondantemente nel testo di “La profondità degli abissi”, primo singolo che esce prima dell’album e che viene pubblicato a dicembre 2021, inserito nella colonna sonora del film “Diabolik”: “C’è chi insegue la sua occasione/C’è chi cerca d’esser migliore/C’è chi insegue il suo grande amore/E c’è chi insegue la sua ossessione”.
Oltre a “La profondità degli abissi”, di cui proponiamo il video, dall’album sono stati estratti altri tre singoli. Un lavoro maturo, poliedrico, ove il rock più duro degli Afterhours soprattutto degli inizi si sposa tranquillamente con la maggiore melodia assicurata dalle tastiere. Vi è inoltre tanto spazio per la sperimentazione sonora, dalla doppia batteria all’esecuzione del ritmo con il ricorso, anche, a strumenti ed oggetti semplici della vita quotidiana: “In Signorina Mani Avanti le percussioni sono state create con oggetti della vita quotidiana: cartoni, bidoni metallici, catene, anziché percussioni tradizionali. Una delle caratteristiche di questo pezzo è che è arrangiato con doppia batteria, che è una delle cose che mi sta intrippando di più in questo momento: una più tradizionale, appunto, e una molto più tribale e preistorica”, ha dichiarato l’artista milanese.

ph. rumoremag.it
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