Alive è uno dei brani di punta dei Pearl Jam, inserito nell’album di esordio “Ten” del 1991. Quell’album venderà solo negli States oltre 13 milioni di copie, diventando disco di diamante. L’album è diventato disco d’oro e di platino in molti paesi al mondo.
Insieme a “Nevermind” dei Nirvana, “Ten” è stato l’album che ha permesso l’affermarsi del movimento grunge e del rock alternativo durante i primi anni novanta.
Come è capitato ad altre canzoni di altri artisti, anche Alive è stato interpretato male da molti fan. Tante persone considerano in particolar modo il ritornello come un inno, come un canto della vittoria dopo una sfida, come a dire “ce l’ho fatta” quando magari tutti pensavano che avresti fallito. In realtà, il testo della canzone parla di ben altro.
“I’m still alive” è una frase che, in effetti, Eddie Vedder probabilmente pronunciò dopo aver scoperto un terribile segreto legato alla sua infanzia: il brano racconta di quando il frontman scoprì che l’uomo che aveva sempre considerato come suo padre era, in realtà, il patrigno. Come racconta la canzone, fu la madre a rivelargli la verità dopo molti anni ma ormai era troppo tardi, in quanto il vero padre era già morto quando Eddie aveva 13 anni.
Eddie Vedder ha spesso definito questo pezzo come una “maledizione” della quale si è liberato, in realtà, proprio quando i fan gli hanno conferito un nuovo significato. “La storia originale parla di un ragazzo che scopre delle verità scioccanti – ha raccontato il frontman alla serie VH1’s Storyteller – la prima è che l’uomo che credeva suo padre in realtà non lo era. La seconda, invece, è che il suo vero padre era morto solo pochi anni prima. Come se l’adolescenza non fosse già abbastanza difficile da affrontare…”.
“Quel ragazzo – ha proseguito Vedder – ero io, ma a quel tempo mi conoscevo appena. Così questa storia è diventata una maledizione, come a dire, mi hai rivelato questo segreto ma adesso io devo trovare un modo per conviverci. Quindi ok, mio padre è morto ma io sono ancora vivo e devo convivere con questa cosa. Ecco perché era una maledizione”.
Come anticipato, però, nel tempo i fan hanno cambiato le cose: “Pochi anni dopo quella canzone, abbiamo iniziato a suonare di fronte a un pubblico sempre più grande – ha raccontato ancora Eddie – tutti i fan rispondevano a questo ritornello in un modo che non avrei mai immaginato. Le persone saltavano, usando il proprio corpo per esprimersi, mentre cantavano ‘I’m still alive’ in massa. Così, ad ogni show, quando vedevo questo mare di persone che reagivano di fronte a questo brano dandogli un’interpretazione positiva, era davvero incredibile. Il pubblico ha cambiato il significato di queste parole – ha sottolineato – quando cantano ‘I’m still alive’ è come se festeggiassero. Questo è il cuore della questione. Quando hanno modificato il significato di queste parole, la maledizione è svanita”.

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