Il ministro Darmanin: tutti rispettino il diritto internazionale e gli accordi
Bruxelles, 25 nov. (askanews) – “Evidentemente, se l’Italia non accoglie le imbarcazioni, non accetta il diritto del mare, e il principio del porto più vicino sicuro, non c’è alcuna ragione per cui i Paesi che si sono impegnati a fare i ricollocamenti dei migranti, come la Francia e la Germania”, li facciano poi effettivamente. Lo ha detto il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, parlando alla stampa al suo arrivo al Consiglio straordinario Affari interni dell’Ue, oggi a Bruxelles, dedicato alla questione migratoria.Darmanin ha sottolineato che i ricollocamenti volontari, previsti dalla Dichiarazione di solidarietà firmata da oltre 20 Stati membri nel giugno scorso, sono un patto fra i paesi di primo arrivo, che accolgono nei propri porti i migranti soccorsi in mare, e gli altri Stati membri che si impegnano a riprendere una parte di quei migranti.
“Ma fino a quando il paese che ricolloca i migranti è lo stesso che ne ha accolto le imbarcazioni” nei propri porti, “noi non attueremo questi ricollocamenti”, ha spiegato il ministro. “Il nostro auspicio è evidentemente di riattivare questo meccanismo, perchè è il solo che permette di ripartire le difficoltà tra tutti i paesi Ue, e di obbligare i paesi di primo approdo, come l’Italia, a far funzionare le frontiere e la registrazione di tutti gli stranieri di cui abbiamo bisogno, nello spazio europeo.Per ora – ha sottolineato – non è il caso”.
“Vedremo alla fine del pomeriggio se l’Italia e altri paesi interessati adotteranno il piano d’azione presentato dalla Commissione europea come noi auspichiamo fortemente. Fino a che non sarà stato fatto, finché non avremo l’assicurazione effettiva che tutti rispettano il diritto internazionale e che tutti rispettano gli accordi che abbiamo concluso solo qualche mese fa (la Dichiarazione di solidarietà del giugno scorso sui ricollocamenti volontari nei paesi, ndr), che d’altra parte l’Italia aveva firmato, noi evidentemente non riprenderemo a fare i ricollocamenti”, ha concluso Darmanin.
Loc/Sim

foto Askanews.it
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