Il governo Meloni ha in mente, senza farne mistero, di mettere mano al reddito di cittadinanza. In linea di massimo la misura dovrebbe essere conservata solo per inabili al lavoro ed anziani. Gli abili al lavoro perderebbero il sussidio o non ne avrebbero diritto. Quanti sono gli occupati che possono perdere il sussidio? Il Corriere della Sera fornisce alcuni dati citando una nota dell’Anpal di inizio ottobre. I beneficiari del Reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro sono 919.916. Da questa cifra vanno tolti circa 173mila che sono già occupati. Oltre a 83mila esonerati, esclusi o inviati ai servizi sociali.Quindi in realtà a perdere il Reddito potrebbero essere 660mila beneficiari, ovvero il 71,8% di quelli che hanno sottoscritto il patto per il lavoro. Tra questi 660mila, quasi il 73% (ovvero circa 480mila persone) non ha avuto un contratto di lavoro subordinato o para-subordinato negli ultimi tre anni.Inoltre il 70% di loro ha come titolo di studio al massimo quello di scuola secondaria, mentre solo il 2,8% ha titoli di livello terziario. Un quarto, invece, ha un diploma di scuola superiore. Una serie di motivazioni per cui è difficile che queste persone trovino facilmente un lavoro.
Per ulteriori approfondimenti si rimanda ad articolo pubblicato oggi da Money.it

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