Continua graduale l’ascesa del Covid-19, almeno come numero di contagi. Tuttavia secondo gli esperti l’ampia campagna vaccinale avrebbe comportato una certa immunità. Ciò consentirebbe di tenere sotto controllo la situazione negli ospedali.
La risalita del contagio in quest’ avvio di autunno era stata ampiamente prevista, con un aumento dei casi dovuti ad Omicron 5 e al rientro alle attività al chiuso, dal lavoro alla scuola.
«C’è stata in poco più di 48 ore una rapida e anomala risalita dei contagi Covid, davvero significativa. Fuori scala rispetto alla risalita che avevano registrato la scorsa settimana». Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell’Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid-19, che commenta il report della Fondazione Gimbe che registra dati Covid in risalita, +34% contagi e +4,5% ricoveri in 7 giorni. «Abbiamo ripreso a stare al chiuso, dagli uffici alle scuole. I mezzi di trasporto sono pieni», ha spiegato Maruotti secondo il quale il dato più significativo di questa impennata è «il tasso di positività che è arrivato intorno al 19%, un dato che ricorda quello con Omicron 1».
Il punto è che ora si vive un po’ tutti senza restrizioni e che continueremo a farlo e questo, secondo gli addetti ai lavori, grazie alla minore gravità dei casi, per via della proficua campagna vaccinale e della generale minore afflittività delle ultime varianti.
Ad ogni modo i dati delle regioni non sono uniformi. Desta preoccupazione in particolare il Lazio, ieri con il 24% di positivi.

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