Si è spenta ieri 8 settembre a 96 anni la regina britannica Elisabetta II. Ha regnato ininterrottamente per 70 anni, dal lontano 1952.

L’evento non può non far tornare alla memoria il titolo di un bellissimo album del 1986 degli Smiths The Queen Is Dead , “la regina è morta”.
Nel 1986, neanche sedicenne, fui conquistato dalla bellissima recensione del disco del mensile “Rockerilla”. Non conoscevo gli Smiths, che per altro in Italia non ebbero mai il successo del Regno Unito e di alcuni altri paesi europei, e decisi quindi di acquistare il disco su vinile. Me ne innamorai subito, sin dalle prime note della title track e sin dalla lettura dei primi intelligenti e corrosivi testi di Morrissey, che incarnavano perfettamente il mio modo di essere, con la militanza socialista, la critica verso il sistema, avido corrotto e bigotto (vedi Vicar in a Tutu).
The Queen Is Dead è disseminato di brani belli, meravigliosi, con le architetture di accordi non facili e di arpeggi che inducono a sognare per quanto sono belli, efficaci e talvolta anche romantici. Un album dunque epocale. La title track è un pezzo bellissimo, potente, di rara originalità, sapientemente preparato ed arrangiato da Johnny Marr. Un brano originale per quella chitarra elettrica distorta, per i rintocchi di quei singoli suoni di sintetizzatore, per la base ritmica superba, grazie anche alla maestosa introduzione della batteria di Mike Joyce, e per quel testo che è un affronto alla Casa Reale: l’attacco è feroce e diretto: “…Charles don’t you ever crave to appear in the front of the Daily Mail dressed in your mother’s bridal veil…”(Charles, non hai mai desiderato apparire sulla copertina del Daily Mail indossando il velo da sposa di tua madre?)
Regina Elisabetta Inghilterra Queen Smiths
Il campionamento iniziale, Take Me Back To Dear Old Blighty, è tratto da una vecchia canzone dell’esercito inglese, dal film “La stanza a forma di L” (The L Shaped Room), diretto da Bryan Forbes nel 1962 ed interpretato dall’attrice Cicely Courtneidge.
Gli Smiths si sciolsero l’anno successivo, nel 1987, ufficialmente per divergenze tra il frontman Morrissey ed il chitarrista Johnny Marr, autore delle musiche. La regina Elisabetta II invece gli sopravvisse sino a ieri..
La band era composta anche da Andy Rourke (basso) e Mike Joyce (batteria).
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