Dopo poco meno di vent’anni di inattività ma solo nella produzione discografica, il 25 febbraio scorso i Tears for Fears sono tornati con un nuovo album, The Tipping Point.
I Tears for Fears sono da sempre un duo composto dal chitarrista Roland Orzabal e dal bassista Curt Smith.
Insieme con Orzabal & Smith nell’album figurano il collaboratore di vecchia data Charlton Pettus insieme con i compositori e produttori Sacha Skarbek e Florian Reutter.
In questi giorni è stato estratto il quarto singolo dal disco, Long, Long, Long Time.
Il brano, che lascia ampio spazio alle tastiere ed in mezzo ad un coro femminile che ha il pregio di rimandare alla produzione tradizionale del duo, parla delle frustrazioni incontrate da Curt Smith e Roland Orzabal durante la creazione del disco.
Curt, intervistato dal magazine inglese Retro Pop ha dichiarato: “Siamo arrivati al punto alcuni anni fa in cui non ero certo contento di quello che stavamo facendo. Ci siamo guardati in faccia ed abbiamo rischiato di separarci. Poi è venuto Tipping Point…”
I Tears For Fears sono stati una delle band del pop rock e del synth pop più rappresentative degli anni Ottanta e Novanta, grazie ad alcuni singoli diventati classici come Shout, Everybody Wants To Rule The World, Mad World, Sowing The Seeds Of Love e Woman In Chains.Hanno venduto oltre 30 milioni di dischi.
Il nome del duo deriva da un trattamento psicoterapeutico sviluppato da Arthur Janov, nel corso del quale il paziente riprova le primissime sensazioni dell’età perinatale, da cui il nome “Tears for Fears”. In una intervista Curt ha spiegato il significato del nome come “lacrime in sostituzione delle paure”.
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