La Acid Jazz Records, nota etichetta discografica londinese fondata nel 1987, ha lanciato nello scorso giugno il secondo album dei Nimbus Sextet, Forward Thinker.
I Nimbus Sextet sono uno dei nuovi più importanti talenti della scena jazz britannica. Guidato dal pianista/tastierista Joe Nichols, il gruppo di Glasgow suona musica originale e contagiosa che abbraccia più ambiti musicali.
Pur essendo il jazz il minimo comune denominatore di questa esperienza, i sei di Glasgow non mancano di effettuare incursioni nel funk-jazz, nel jazz modale e free jazz – che sempre jazz è – tipo Miles Davis Quintet e John Coltrane.
Ascoltiamo anche richiami alla fusion dei Weather Report e di Deodato, soprattutto nell’impostazione delle tastiere.
Da quest’album proponiamo “Search for Solace”. Questo pezzo all’inizio suona un po’ Zappa, come se finisse per diventare una specie di odissea prog-jazz.Diciamo che il pezzo si inserisce, per la parte di tastiere e pianoforte, nel solco della tradizione jazz-pop, mentre gli ottoni sono sul modello free e modal jazz. Questo album raffinato e irresistibilmente groove, vede il pianista Joe Nichols guidare Michael Butcher ai sassofoni, Euan Allardice alla tromba, il chitarrista James Mackay, il batterista Alex Palmer e il bassista Mischa Stevens. Tra gli ospiti figurano la cantante Charlotte de Graaf, il sassofonista Harry Weir e il percussionista Steve Forman.
Un ottimo gruppo per un ottimo disco.

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