Music's Takin'Over

La musica domina!


Manca qualcosa al mondo … secondo James Brown. “It’s a Man’s Man’s Man’s world”…

James Joseph Brown (1933 – 2006), cantante, compositore, musicista e ballerino statunitense, è considerato una delle più importanti e influenti figure della musica del XX secolo.

Durante la sua tormentata esistenza ha sperimentato diversi generi musicali, passando dal gospel al rythm and blues al soul, al funk, sino al rap ed alla disco music. Operò anche una sorta di rivoluzione dei classici assetti melodici, spostando per la prima volta l’accento ritmico sul secondo e sul quarto battito della battuta, anziché sul primo e sul quarto battito.

Il suo modo di stare sul palco e il suo stile furono ripresi da artisti come Mick Jagger, Prince e altri. È stato l’idolo e il massimo ispiratore di Michael Jackson. James Brown è il secondo artista della storia dopo Elvis Presley ad aver avuto il maggior numero di singoli posizionati nella Billboard Hot 100, con 99 singoli entrati tra le prime 100 posizioni. Se si considera invece la classifica R&B Statunitense, Brown è il cantante che ha avuto il maggior numero di singoli entrati in classifica (ben 103). Rolling Stone lo inserisce al settimo posto nella sua lista dei 100 più grandi artisti della storia e al decimo in quella dei migliori cantanti. James Brown è l’artista più campionato di tutti i tempi.

“It’s a Man’s Man’s Man’s World” è una canzone scritta da James Brown e Betty Jean Newsome, autrice dei testi, nel 1966. Raggiunse il numero 1 nella classifica R&B di Billboard e all’ottavo posto nella Billboard Hot 100.

La canzone è scritta in chiave di mi bemolle minore. I testi attribuiscono tutte le opere della civiltà moderna (l’auto, il treno, la barca (“Come Noè fece l’arca”) e la luce elettrica) agli sforzi degli uomini, ma affermano che tutto ciò «non significherebbe nulla senza una donna o una ragazza». La canzone afferma anche che l’uomo ha fatto giocattoli per i bambini e le ragazze e commenta il fatto che “l’uomo fa soldi” per comprare da altri uomini. Prima che il brano termini, Brown afferma che l’uomo è perso nella sua amarezza e nel deserto. La co-autrice e ex fidanzata di Brown, Betty Jean Newsome, ha scritto i testi sulla base delle sue stesse osservazioni sulle relazioni tra i sessi. Un brano soul di rara bellezza, originale, che lascia senza fiato.

La versione rilasciata di “It’s a Man’s Man’s Man’s World” è stata registrata rapidamente, in sole due riprese, con un ensemble in studio che includeva membri della band itinerante di Brown e una sezione di archi arrangiata e diretta da Sammy Lowe. Significativo l’ apporto, tra gli altri, del chitarrista Billy Butler, un ottimo turnista e specialista di chitarra soul e jazz.

Il suo groove lento e ribollente e la linea vocale declamatoria lo rendevano adatto per esibizioni lunghe e aperte che incorporavano riflessioni parlate sull’amore e la perdita e talvolta interpolazioni da altre canzoni. Appare in quasi tutti gli album live di Brown a partire da Live at the Garden del 1967. Brown ha anche registrato un arrangiamento jazz per big band della canzone con la Louie Bellson Orchestra per il suo album del 1970 Soul on Top .

Cash Box ha descritto la canzone come un “oggetto carico di emozioni a ritmo lento che sottolinea che gli uomini sono piuttosto incompleti senza che le donne li amino”.

James Brown soul donne world



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About Me

Sono Manuel M. Buccarella, giornalista pubblicista ed amante della musica. Questo blog nasce dalla combinazione delle due passioni per la musica, la ricerca e l’informazione.

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